Se sei un amante della natura e delle attività all’aperto, un’escursione in bicicletta nel Parco della Maremma è un’esperienza che non puoi perdere.
Durante l’ultima tappa del Blog Tour Zero ho avuto l’occasione, grazie a Maremma Escursioni ,di fare una bellissima esperienza in bicicletta partendo da Alberese fino a raggiungere il mare attraversando la Strada Degli Ulivi.
Questo precorso denominato – Percorso ciclabile per Collelungo – è un itinerario che si snonda nella pianura dell’Ombrone, accanto a prati seminaturali dove pascolano bovini e cavalli maremmani e dove è possibile l’avvistamento di diversi animali selvatici.
In Bicicletta nel Parco della Maremma
Un po’ di Storia
Il Parco della Maremma fino a 300 anni fa era caratterizzato da acquitrini e zone parzialmente allagate durante l’inverno, che si asciugavano poi in estate. La presenza d’acqua era costante, e insieme all’acqua stagnante proliferavano milioni di zanzare, alcune delle quali potevano trasmettere la letale malaria. La Maremma e la malaria hanno una lunga storia; è stata un problema endemico del luogo, motivo per cui il territorio veniva spesso maledetto. Chi veniva qui per lavorare nei campi, nell’epoca medievale, ritornava frequentemente con febbri inguaribili, contribuendo a perpetuare questa maledizione.
Dal 1700, con l’illuminismo, si è cominciato a adottare un approccio diverso nei confronti di questi territori. Anziché fuggire dai problemi, si cercò di affrontarli. La Maremma, infatti, era una delle zone d’Italia da cui la gente scappava a causa della malaria. Si iniziò così a identificare le cause del problema: le paludi e la malattia, allora conosciuta come paludismo. La lotta contro le zone umide e la malaria iniziò nel 1700, quando matematici al servizio del Granduca di Toscana cominciarono a realizzare delle bonifiche.
Ma cosa sono le bonifiche? Per affrontare questo tema è necessario menzionare il fiume Ombrone, che è il secondo fiume più lungo della Toscana. Questo fiume è importante sia per la quantità d’acqua che trasporta, sia per i sedimenti che porta con sé. L’Ombrone nasce vicino a Siena e, grazie alla terra che trasporta, ha permesso un significativo lavoro di bonifica delle zone paludose. Questo processo di ingegneria idraulica durò più di 300 anni, iniziando nel 1700 e concludendosi nel secondo dopoguerra. È stato un lavoro lento, ma ha permesso di colmare le paludi e di evitare il ristagno d’acqua, risolvendo così i problemi legati alla malaria e rendendo possibile l’agricoltura.
Tuttavia, i secoli in cui questa zona fu poco abitata e soggetta alla malaria hanno lasciato un’eredità: la Maremma è ancora oggi la provincia italiana con la minore densità di popolazione per chilometro quadrato. Nonostante ci siano stati tentativi di colonizzazione nel secondo dopoguerra, con la svendita dei latifondi, il ricordo di questo passato persiste.
Ciò però che è davvero affascinante è che dal 1975 nel Parco della Maremma non sono state realizzate nuove costruzioni. Questo contrasta fortemente con altre zone della costa italiana.
Osservando questo luogo dai Google Maps, si nota una lunga striscia verde scura sulla costa, priva di costruzioni recenti. Qui è stato conservato un aspetto originale, favorevole alla natura e alla conservazione del paesaggio, in netto contrasto con altre aree dove la presenza umana è evidente.
In Bicicletta nel Parco della Maremma – Il Percorso
MAPPA
DATI TECNICI
- 🛤️Distanza: 20,6 km
- ⏱️Durata : 1:30 h
- 🚵🏽Salita: 134 m
- 🚵🏽Discesa: 134 m
- ⛰️Punto più alto: 83 m
INFO UTILI
Chi non possiede una bicicletta può trovare ad Alberese diverse opzioni di noleggio, disponibili per tutte le età e dimensioni, comprese le bici dotate di seggiolini per bambini.
Recentemente, anche il parco ha avviato un servizio di affitto sia per biciclette tradizionali che per e-bike.
La ciclabile prende il via proprio dal Centro Visite del Parco, inizialmente seguendo la strada tra Alberese e Rispescia, per poi addentrarsi nel cuore del parco. I paesaggi sono davvero stupendi, si pedala guardando colline che tendono ad abbracciare il mare, distese di grano, pini marittimi e ampi pascoli.
Si respira solo tranquillità.
La verde Maremma!
Un deserto di bellezza colmo di sole – anche se un velo
Sopra si distende di malinconica tristezza;
Orma d’uomo non calpesta il regno della solitudine
Il deserto in fiore risplende invano.Felicia Hemans
Alla prossima Avventura.
Ah se e sei alle prese con l’organizzazione di un viaggio ma non sai ancora dove andare dai una sbirciatina qui.
Sara Centi